Si riaccendono i riflettori sul caso dei Fondi della Lega. Per la Procura di Milano la querela di Salvini deve essere estesa anche a Umberto e Renzo Bossi.
Torna a far discutere il caso legato ai fondi della Lega, i famosi quarantanove milioni che il partito di Matteo Renzi deve rendere allo Stato per gli illeciti commessi dai vertici del Carroccio quando alla guida dei verdi c’era Umberto Bossi.
Fondi della Lega, per la Procura di Milano la querela di Matteo Salvini deve essere estesa anche a Umberto Bossi e al figlio
Secondo la Procura, la querela presentata da Matteo Salvini contro l’allora tesoriere Francesco Belsito deve essere estesa anche a Umberto e Renzo Bossi, il fu capo della Lega Nord e il figlio.
Le sentenze: Un anno e otto mesi a Belsito
Condannati in primo grado per aver utilizzato a fini personali i fondi del partito, i Bossi erano stati assolti dalla sentenza dei giudici della Corte d’Appello che avevano dovuto interrompere il processo per improcedibilità anche per l’assenza di una formale querela da parte del leader della Lega.
Le norme sull’appropriazione indebita, approvate dal Partito democratico e modificate da Alfonso Bonafede, prevedono infatti che per poter procedere contro quel tipo di reato serva una querela.
Per le opposizioni politiche quindi la decisione di Salvini di non querelare Umberto Bossi e il figlio è stata vista come un tentativo di salvare il fondatore del Carroccio.
Diversa la sorte toccata invece a Belsito, condannato a un anno e otto mesi anche in secondo grado.